Motivo "ticked" (gene DKK4, Abissino)

Il fenotipo "ticked" è caratterizzato dall`assenza di un disegno distinto di strisce e macchie sulla maggior parte del corpo del gatto e deriva da alterazioni genetiche nel gene DKK4.

Definizione

Il fenotipo "ticked", noto anche come abissino, si distingue per l`assenza di marcature tradizionali come strisce, macchie o vortici presenti in altri modelli di mantello. Possono presentare alcune strisce su aree come la testa, le zampe o la coda, ma non sul tronco. Questo modello è determinato dal locus Ti, associato al gene DKK4, che è coinvolto nella segnalazione Wnt e nella regolazione dello sviluppo del follicolo pilifero. Le varianti di questo gene influenzano la formazione e la distribuzione della melanina, dando luogo a un mantello privo delle caratteristiche marcature dei gatti tabby. Questo tratto è comune in razze come l`Abissino, il Burmese, il Maine Coon e l`Oriental Shorthair.

Base genetica

Il fenotipo ticked è associato ad alcune varianti genetiche del gene DKK4. In questo caso, abbiamo analizzato la variante c.188G>A, nota anche come allele Ti^A, che causa una distribuzione omogenea della melanina e l`eliminazione dei tradizionali motivi "tabby" o brindle. Questa mutazione è ereditata in modo autosomico dominante, per cui una singola copia dell`allele è sufficiente per esprimere questo tipo di mantello. È stata descritta anche un`altra variante genetica in questo gene che, in eterozigosi composta (una copia di ciascuna variante), può dare origine allo stesso fenotipo ticked.

Altre informazioni rilevanti

Un fatto interessante sui gatti con il fenotipo "ticked" è che il loro mantello uniforme migliora la loro mimetizzazione negli ambienti naturali, rendendoli meno visibili ai predatori e più efficaci come cacciatori, il che favorisce la loro sopravvivenza.

Bibliografia

Lyons LA, Buckley RM, Harvey RJ, et al. L` analisi del database del 99 Lives Cat Genome Sequencing Consortium coinvolge geni e varianti per il locus Ticked nei gatti domestici (Felis catus). Anim Genet. 2021;52(3):321-332.