Cane Paratore

Il Cane Paratore è una razza di cani originaria dell'Abruzzo, in Italia, dove sono stati allevati per il lavoro. Si distinguono per la loro personalità forte e leale. Fisicamente presentano un muso lungo e ben proporzionato insieme a orecchie erette che conferiscono loro un aspetto distintivo.

Dettagli generali

Il Cane Paratore è una razza di taglia media, con un peso medio di 8-10 kg, un'altezza tra 30 e 35 cm e un'aspettativa di vita media di 12-15 anni. Inoltre, non sono riconosciuti dalla Federazione Cinologica Internazionale (FCI).

Breve storia della razza

Il Cane Paratore è una razza canina originaria dell'Italia, sviluppatasi in Abruzzo all'inizio del XIX secolo. Il Cane Paratore è una razza che ha avuto un ruolo importante nella storia d'Italia, essendo stata utilizzata come cane da lavoro fin dal XIX secolo. Questi cani venivano utilizzati principalmente per la guardia di tenute, fattorie e ranch, ma anche per la caccia a grandi animali. Durante la Seconda Guerra Mondiale, il Cane Paratore è stato addestrato dall'esercito italiano per individuare mine e altri esplosivi. Oggi il Cane Paratore è diventato una delle razze canine più popolari in Italia e viene utilizzato come animale da compagnia e per attività ricreative.

Caratteristiche della razza

Il Cane Paratore è una razza di cani dalla struttura robusta. La testa è grande, con un muso lungo e ben proporzionato, orecchie erette e occhi grandi e scuri. Questi cani hanno un pelo morbido, fine e denso che può essere di colore bianco, grigio, marrone e nero. Il loro mantello può anche avere tonalità più chiare nella parte superiore del corpo, con una tonalità più scura nella parte inferiore. I Cane Paratore hanno una personalità gioiosa e giocosa, sono molto intelligenti, leali e affettuosi con la loro famiglia. Questa razza si distingue anche per la sua grande resistenza e adattabilità, quindi sono capaci di vivere sia al chiuso che all'aperto.

Malattie comuni

Le malattie più comuni a cui è soggetta la razza di cane Cane Paratore sono l'osteodistrofia, la sindrome della protusione glenoidea, l'atassia spinocerebellare e la malattia di Legg-Calve-Perthes.